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Alfio Antico: Anima 'ngignusa (2000) e Supra Mari (2002)
Premessa by George
Voglio
scusarmi innanzitutto con gli amici della Stratosfera per la mia
forzata assenza dal blog. Una brutta caduta accidentale da una scala,
dall'altezza di oltre 2 metri sul nudo e crudo cemento, ha comportato la
frattura di 7 costole (meno male che nell'emi costato destro ne ho
ancora 5 buone), 4 alette vertebrali, un trauma polmonare, una lieve
commozione cerebrale e qualche punto di sutura sul gomito destro.
Insomma, una decina di giorni in ospedale e poi una convalescenza, da
poco iniziata, che si concluderà verso fine luglio. A parte questo sto
abbastanza bene (nonostante tutto un po' di umorismo mi è rimasto). Come
mi dicono gli amici 'poteva sempre andare peggio'. Nel frattempo
ringrazio l'amico Andrea che ha sopperito al vuoto venutosi a creare con
un ottimo post/bootleg con protagonisti Rocchi, Zenobi, Tito Schpia
ealtri ancora. Grazie anche a tutti coloro che mi sono stati vicini in
questo periodo non propriamente felice. Ora che finalmente riesco a
stare nuovamente seduto mi appresto a riprendere il lavoro sul nostro
blog. E lo faccio pubblicando un duplice omaggio da parte di Gaetano
Simarco, nostro fedele collaboratore, che tempo fa mi inviò i file dei
primo due album di Alfio Antico, già componente dei Musicanova dal 1979
al 1981 con la trilogia "Brigante se more", "Quanno turnammo a nascere" e
"Festa festa". Tutti e tre gli album sono qui, sulla Stratosfera.
I due album in questione sono "Anima 'ngignusa" pubblicato nel 2000
dall'etichetta Onyx Jazz Club e "Supra mari" del 2003 per l'etichetta
DiscMedi Blau.
E ora passiamo alla musica e alla recensione di Gaetano.
Alfio Antico Quartetto - 2000 - Anima 'ngignusa
01. Viaggio
02. Occhi di ciumi
03. Frasturnatu - Pensa e ripenza
04. Barulè
05. Lettera d'amuri
06. Tarallesa-fava
07. Re bufè
08. Ventu e caristia
09. Desiderio essere nata
10. Anima 'ngignusa
Bonus track
11. Silenzio d'amuri (da "L'arpeggiata - La Tarantella: Antidotum tarantulae")
Alfio Antico - voce, tamburi a cornice
Raffaele Brancati - sassofono, flauti
Paolo Sorge - chitarra
Amedeo Ronga - contrabbasso
Recensione by Gaetano Simarco
Introduco
questi primi due album di Alfio Antico con una breve biografia
dell'artista. Alfio Antico, erede autentico e diretto della tradizione
musicale popolare, è un percussionista e cantante siciliano è ed
universalmente riconosciuto tra i maggiori interpreti del tamburo a
cornice e della tammorra. Cresciuto a contatto con la natura, si è
arricchito dalle tante esperienze musicali e teatrali, dal balletto
classico alla commedia dell'arte, divenendo quindi depositario di un
sapere tradizionale, della cultura pastorale, che ha appreso con un
rapporto diretto, e quindi non solo musicale. Fino a diciotto anni è
vissuto a Lentini, suo paese natale in provincia di Siracusa, facendo il
pastore fra le montagne dell'entroterra siciliana, respirando le
favole, le storie, i miti della cultura contadina coltivando, nel
contempo, l'interesse per la musica, in particolare per il tamburello,
di cui costruì fin da piccolo numerosi esemplari, tendendo le pelli
conciate delle pecore e lavorando il legno delle cornici.
Come
ha più volte raccontato, a Firenze mentre suonava in Piazza della
Signoria, viene notato da Eugenio Bennato. Siamo nel 1977 e da
quell'incontro inizia il suo percorso artistico e musicale. Sarà in
pianta stabile nei Musicanova incidendo con loro i primi album.
Successivamente collabora con la compagnia di Peppe Barra, con Tullio De
Piscopo, Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Fabrizio De André (nel 1990
suonerà il suo tamburo nel brano “Don Raffaè” e parteciperà all'album
“Le nuvole), Roberto Carnevale, Renzo Arbore, Vinicio Capossela, Carmen
Consoli. Partecipa anche come musicista e attore agli spettacoli
teatrali di Giorgio Albertazzi, Ottavia Piccolo, Maurizio Scaparro,
Jerome Savary e Roberto De Simone e con il coreografo Amedeo Amodio.
Nel 2006 compone la colonna sonora del film “Malavoglia” di Pasquale
Scimeca e nel 2007 la sua potenza live trova cornice prestigiosa nel
concerto registrato nella Cappella Paolina del Quirinale (“Antichi Ritmi
e Nuovi Suoni dell'Italia Meridionale-I Concerti del Quirinale di
Radio3”).
Nel
2010 partecipa alla colonna sonora del cortometraggio "Il volo di Wim
Wenders" (racconto dell'esperienza di Riace e del suo sindaco Domenico
Lucano, interpretato da Luca Zingaretti e Ben Gazzara). Nel 2011 si fa
riferimento a lui con la citazione nel film “Tous les soleils (Non ci
posso credere)” di Philippe Claudel interpretato da Stefano Accorsi e
Anouk Aimée. Accorsi canta, nel finale, il suo brano “Silenziu d’amuri”.
Nel 2012 collabora con Sofia Mavrogenidou, cantante musicista greca,
con la quale realizzerà "Apollo's Senses", con la partecipazione di
Aristeidis Chatzistavrou (chitarra e liuto), ispirato alla sua vita e
alla mitologia greca, utilizzando l'origine sciamanica del suo tamburo
come collegamento tra passato e presente. Le innumerevoli
collaborazioni a progetti artistici e culturali di rilievo fanno di
Alfio Antico un artista straordinario, poliedrico e innovatore, sia per
le sue liriche originali sia per la tecnica strumentale (particolare
utilizzo dell’attrito del dito sulla pelle per fare risuonare i sonagli,
ancora oggi studiata e imitata). Parallelamente all'attività in studio
Alfio prosegue nella sua attività dal vivo in occasione di alcune
date-evento tra le quali vanno ricordate quelle del novembre del 2009
quando i suoi ritmi pastorali risuonano nella cattedrale di Aosta, in
occasione del concerto di commemorazione del nono centenario della morte
di Anselmo d'Aosta con una suite musicale accompagnata dai violoncelli
di Giovanni Sollima e Monika Leskovar (nota di George: purtroppo questo concerto, pur essendo quasi dietro casa, me lo sono perso),
quelle all'Auditorium Parco della Musica di Roma, alla Villa Reale di
Monza, al Teatro Antico di Taormina e di Segesta, a Lorica, nella Sila
Calabrese, la rassegna Il Folk dipinto di blu dedicata a Domenico
Modugno, l’Omaggio a Rosa Balistreri a Catania, senza dimenticare la
partecipazione nel ruolo di Dioniso il 19 settembre del 2018 allo
spettacolo scritto e diretto da Marco Savatteri “Al passo coi templi. Il
Risveglio degli Dei” nel suggestivo scenario della Valle dei Templi di
Agrigento.
Anima
'ngignusa è la la prima incisione da solista, anche se accreditata come
Alfio Antico Quartetto, registrato nella città di Matera nella Sala
delle Arcate di Palazzo Lanfranchi è pubblicata nel marzo 2000,
ottenendo menzioni speciali al Premio Tenco. I testi, liriche originali
dello stesso Alfio, per lo più in siciliano (tradotti per rendere più
comprensibili alcuni dei vocaboli come si evince dal libretto interno al
cd), ispirati alla tradizione popolare, trasmettono il senso
dell’attaccamento alla natura, ai sentimenti, ai valori della famiglia, e
quindi alla vita, che è proprio della gente del Sud. Un album dove le
note scavano profondamente nelle radici in una tradizione arcaica. E' la
celebrazione di uno spirito libero e indomabile, di un maestro delle
culture musicali tramandate oralmente. Sotto le sue dita la pelle dei
tamburi vibra e incendia, sussurra e racconta storie di una prodigiosa
civiltà ritmica, in perfetta sintonia con i tre musicisti coinvolti nel
progetto, ovvero Brancati, Sorge e Ronga che accompagnano con sax e
flauti, chitarra e contrabbasso, strumenti che ben si sposano ai tamburi
ed alla voce di Alfio perché anch’essi dotati di una grande fisicità
sonora.
LINK Anima 'ngignusa (2000)
LINK booklet
Alfio Antico - 2001 - Supra Mari
TRACKLIST:
01. Supra Mari - 3:16
02. La Mé Badìa - 5:09
03. Viri A Me Stissu - 5:54
04. Se Ti Virissi - 2:36
05. Amuri Antico - 4:53
06. Dialicu D'Amuri - 7:29
07. Pitti Petti - 3:38
08. Dormi Stanchizza - 2:23
09. Cu Ti Lu Dissi - 4:09
10. Ma Guarda Guarda - 2:27
11. Fila Fila - 3:08
12. Palummedda - 1:56
13. La Foglia - 3:23
14. Traccia strumentale nascosta
FORMAZIONE
Alfio Antico - voce, tamburi
Amedeo Ronga - contrabbasso
Sandro Pippa - ciaramella, bombarda e tamburi
Luigi Polsini - chitarre medioevali, plettri (viella, lira, saz e ud)
Ascoltare
"Supra Mari " è il modo più semplice per capire come è stato possibile
mescolare due stili così differenti come la Musica Medioevale e l'Etnica
Tradizionale in una perfetta combinazione impreziosita da bellissime
melodie cantate in lingua siciliana. Alfio Antico ha saputo scavare
profondamente nelle radici di quella sua "Madre Terra", così come nei
suoi ricordi d'infanzia, incontrando la sensibilità artistica di Luigi
Polsini (chitarre medioevali, plettri etc), Sandro Pippa (percussioni) e
Amedeo Ronga(contrabasso)…menestrelli ed al tempo stesso moderni
ricercatori di “Suoni”…
Poesia
che evoca immagini, emozioni e suggestioni della sua terra nativa, che
attinge alla tradizione per rigenerarsi e restituirsi al presente. La
musica di Alfio Antico è diretta e immediata, nasce da una esigenza
poetica, da una forte sensibilità evocativa, da una unica radice: la
natura. Il tamburo e la voce di Alfio compiono il prodigio della nascita
del suono, la pelle balla, canta, piange, ride, dialoga, ragiona, e la
magia trapassa dal mito alla realtà. Gestualità, musica ed
improvvisazione si mescolano in una umana necessità di cuore e di animo.
Supra mari…suoni musicali che profumano di mare e di pascolo.
(da "Lentinionline")
E per finire ecco Alfio Antico immortalato con il nostro Gaetano Simarco. Grazie Gaetano per questo prezioso contributo.
Post by George - Words & Music by Gaetano Simarco